Puglia bistrot&bakery

Finalmente marzo. Finalmente, perché è stato davvero un inverno orripilante, conclusosi con un altrettanto orripilante febbraio, un mese funesto che mi ha portato solo tristezza sotto tanti aspetti. In genere rircordo di strappare il foglio del calendario quando siamo già a nuovo mese inoltrato, ma stavolta l’ho fatto esattamente il primo marzo alle ore 00.01, ansiosa di cominciare qualcosa di nuovo.

Una piovosa fine del mese ha ceduto il posto ad un inizio soleggiato e caldo come quello di ieri, ed io mi sono sentita ancora più convinta che questo può, anzi, deve essere un mese fortunato. Ed una piccola fortuna è arrivata proprio ieri: un’amica in pausa pranzo mi scrive “Beh, sai, stiamo provando un posto nuovo e fanno tutto senza glutine“. No vabbè, muoio!

Questo posto è Puglia Bistrot & bakery, via Ercole Oldofredi 25.

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Il locale è un amore, piccino e soppalcato, usando paroloni che fanno tanto blogger moderna oserei dire che ha un arredamento urban chic; a parole mio dico che è adorabile e che lo spazio, anche se poco, è ben gestito. I menu pranzo e cena differiscono, ma anche a pranzo tra tapas, primi di pasta, focacce baresi, insalatone e tanto altro ben di Dio c’è tantissima scelta.

La cucina è nostrana, pugliese per la precisione: accanto ai grandi classici come la pasta (fatta in casa!) con le cime di rapa, le focacce baresi ed i prodotti tipici come la burrata, la cucina spazia fino a declinarsi in accostamenti innovativi, azzeccatissimi. La cosa che preferisco è la formula da taperia, vale a dire l’offerta di tanti assaggini diversi tra cui scegliere, e devo dirlo, rispetto a tanti altri ristoranti che praticano questa scelta i prezzi sono ottimi (dai 3 ai 6 euro circa) e gli assaggini non sono così “ini”, anzi, sono porzioni che permettono anche di essere divise.

Alcune delle tapas proposte: costoletta di agnello su crema di ceci, pistacchi e barbabietole rosse (divina), bruschetta con ceci e polipo (la mia preferita) e vellutata di ceci con melanzana fritta. Sono strepitose. Lo sentite il coro angelico mentre leggete? Se non lo sentite ve lo faccio io: Ohhhhhhh ohhhhh ohhhhh!!!

E dopo le tapas, arriva il pezzo forte: una bella focaccia barese magari, con cime di rapa e salsiccia, o magari dei fantastici maltagliati alle cime di rapa. Due grandi classici, ben eseguiti. Ma c’è tanto, tanto altro e vi suggerisco di andare a provare di persona.

I prezzi (e per il momento mi esprimo solo sulla pausa pranzo, ma tornerò sicuramente anche per cena e aggiornerò) sono ottimi a mio avviso; io e mia sorella abbiamo mangiato tanto (eh, lo abbiamo fatto per voi, dovevamo provare…) quindi, due tapas, due piatti di pasta, un dolce ed un calice di vino, acqua e caffè ed abbiamo speso in totale 35 euro.
Trovandosi in prossimità di parecchi uffici vi segnalo che accettano buoni pasto e per i gruppi composti da almeno cinque persone è raccomandabile prenotare in anticipo.

Sono felice che abbia aperto un posto così, con una cucina genuina, autentica e saporita. Devo essere onesta, molte volte mi pesa portare amici non celiaci a mangiare in alcuni dei miei posti, ma su questo andrò ad occhi chiusi perchè si mangia davvero splendidamente.

Una nota finale la voglio dedicare al personale. Le cameriere sono state di una gentilezza squisita, come raramente se ne trovano: un meraviglioso sorriso in viso, grandissima attenzione alle esigenze di tutti e modi super cortesi. Ti fanno sentire davvero come a casa, e nel trantran milanese un lusso simile te lo davvero concedono in pochi.

Ps. Stanno entrando nel circuito AFC!

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