Mu Italian finest burger

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Voglio partire con la recensione di questo piccolo locale in via Sarpi perché è l’ultimo che ho visitato e soprattutto per il forte entusiasmo che ha generato in me (papille gustative in festa!).

Sabato sera: all’ultimo minuto si decide per una cena tardiva, ma dove andare? Mentre mi preparo (ovvero cerco di lasciare a casa le sembianze da strega dell’est) scorro velocemente tra le proposte di Gluten free roads (http://www.glutenfreeroads.com/it/, sito ed app powered by Ds e Schär che consiglio vivamente: aiuta a trovare locali certificati aic o quantomeno informati sulla celiachia, oltre che esercizi commerciali ed hotel. Per la cronaca, penso che l’app debba subire un restyling che permetta una navigazione più fluida, e spero che prima o poi vengano risolti i bug che la portano sull’orlo del crash; ad ogni modo, questa resta una risorsa valida ed utilissima). Trovare un ristorante che ti serva fino a tardi è difficile, trovare un ristorante che serva fino a tardi e senza glutine è difficilissimo. Scorgo nella lista “Mu, italian finest burger” e dopo un plebiscito generale che dichiarava approvata la cena a base di hamburgerone, ci dirigiamo alla sua volta.

È un locale non certificato AIC, ma informato sulla celiachia. Come detto, si trova in Via Paolo Sarpi (all’incrocio con Via Canonica). È un piccolo locale sullo stile fast food, con cucina a vista, banconi e sgabelli per godersi il proprio hamburger. All’esterno troviamo due strutture riscaldate: noi ci siamo accomodati qui e devo dire che erano comode e calde. Tutti i banconi sono forniti di salse (mayo e ketchup) e di abbondanti tovaglioli- gli ecologisti mi perdoneranno, ma io ne consumo a pacchi se mangio un hamburger perché non sono proprio capace ad addentarlo senza far danni.
È sicuramente un locale adatto a chi vuole fare un pasto veloce, ma non lasciatevi trarre in inganno dalla definizione che ho usato prima, ovvero “fast food”, che tende solo ad indicare una tipologia di locale in cui non si è legati ad un servizio al tavolo. Magari i fastfood fossero così: il panino è di qualità, gli ingredienti sono sceltissimi ed il gusto è notevole.

Dalla diagnosi di celiachia non ho mangiato macinato per qualche mese, nemmeno a casa. Non riuscivo a trovare nessun supermercato o macelleria che mi garantisse che la macchina tritacarne non fosse contaminata e progettavo di comprare una macchina da tenere in cucina, ma sinceramente tra una cosa e l’altra non l’ho mai acquistata e tendevo a rimandare. Per fortuna, un giorno mi è balenato di chiedere all’Esselunga di parlare col capo della macelleria, e questo mi ha garantito che il loro tritacarne è pulito e tutta la carne “tal quale” è confezionata su taglieri appositi, lontani da quelle delle preparazioni gastronomiche che potrebbero contenere glutine. Ecco, colgo l’occasione per manifestare tutta la mia simpatia a questo gentilissimo capo del reparto macelleria di viale Jenner, grazie per questa splendida notizia! Se mai mi dovesse leggere, mi creda, ho dovuto trattenere la commozione provata per la sensazione di potermi cucinare un bel ragù, una polpetta o un hamburger. Qualche settimana fa mi è capitato di trovare un bel localetto stile tavola calda americana anni 50, di cui magari vi parlerò una prossima volta, ed ho potuto rigustare un ottimo hamburger. Devo dire che sia in quel caso che in quello di Mu sono rimasta piacevolmente stupita dalla qualità degli ingredienti. Prima della dieta aglutinata mangiavo hamburger in una rinomata quanto costosa catena a Milano, e devo dire che i due panini che ho assaggiato non hanno nulla da invidiarle, anzi, potrebbero insegnar loro qualcosa.

Torniamo a Mu.
L’accoglienza è stata ottima. Una ragazza molto gentile ha soddisfatto tutte le mie curiosità con un grande sorriso (e già questo non è poco). Tutto viene cucinato con le dovute precauzioni anti- contaminazione. Quasi tutti gli ingredienti e le salse presenti nel menu sono senza glutine, ad eccezione di alcuni che, per l’appunto, vengono segnalati. Si può scegliere qualsiasi tipo di panino (laddove sia previsto un ingrediente non consentito, questo non viene inserito. Se poi si ha voglia di un’aggiunta particolare, si può scegliere quel che più si desidera con un sovraprezzo). L’unico panino che non può essere scelto è il trittico dei mini burger, in quanto il pane di dimensioni ridotte è disponibile solamente con glutine.
I fritti (patatine, anelli di cipolla o peperoni) non sono idonei al nostro consumo: mi è stato spiegato che le patatine sono senza glutine, ma disponendo il locale di una friggitrice unica, non è possibile evitare la contaminazione.
E via, ho scelto il mio panino (ed aggiunto una bella dose di bacon per non farci mancare un po’ di calorie inutili: le cose o le si fa bene o non le si fa affatto!). La mia dolce metà ha scelto un hamburger glutinoso (perché lui se lo può permettere! Non è mica da tutti eh!) e gli è piaciuto molto. A me è piaciuto? Era FAVOLOSO! Tutto era freschissimo, ben cucinato, ed anche il pane senza glutine era buono, senza retrogusto e con un’ottima consistenza.

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(Scusate la foto splatter del mio panino, ma tanta la fame, mi sono ricordata di fotografarlo solo dopo averlo addentato come una serial killer)

Dopo aver assaporato la prima delizia, la suddetta dolce metà mi ha fatto una proposta indecente: “Prendiamoci un altro panino” (Chissà cosa credevate eh?? Birbantoni!). Dopo aver fatto finta di pensarci, abbiamo convenuto di prenderne uno da dividere e ci siamo lasciati tentare da un panino che era ancora più ricco del precedente.
A tal proposito, voglio raccontare quello che è successo dopo che mi ha colpita moltissimo. Il panino era pronto ed abbiamo chiesto che fosse diviso in due: la cucina è a vista e quindi ho potuto assistere alla perizia con la quale questa operazione è stata svolta: il ragazzo si è lavato le mani, ha indossato i guanti, ha preso un coltello pulito e ci ha diviso il panino con un’attenzione ed una cautela estrema.
È stato bello assistere a questo piccolo gesto pieno di attenzione e sentirsi garantiti nel mangiare. Non tutti lo fanno: non tutti ti permettono di calare la guardia e farti mangiare serena senza avere paure di nessun tipo. In conclusione: personale preparato e cibo da urlo. What else? (Copyright nespresso, non sia mai che mi denuncino… George nun ‘te ‘ncazzà).

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3 pensieri riguardo “Mu Italian finest burger

  1. Che bello trovare il tuo blog! Certo non vivo a Milano, ma capita un paio di volte l’anno di passarci e per una celiaca come me non c’è niente di meglio che scoprire il tuo blog!
    Io recensisco più che altro prodotti in commercio glutenfree, spero di poteri essere altrettanto d’aiuto.
    Ti consiglio a Milano, GLUFREE in Via Curtatone 6. Lo scorso anno per tre giorni ho fatto colazione, pranzo e cena. A presto!

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    1. Glufree è il paradiso! Un posto in cui dimentichi di essere celiaca. Loro poi sono di una gentilezza e simpatia estrema. Stavo pensando di scrivere il prossimo articolo, so che posso consigliarlo ad occhi chiusi… sono una garanzia!

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